Cappella Musicale Albino Perosa

Cappella Musicale Albino Perosa APS

La Cappella Musicale Albino Perosa, intitolata in un primo tempo a Jacopo Tomadini, prende il nome dall’omonimo grande musicista e compositore friulano, scomparso nel 1997, come segno di stima e in ricordo dell’amicizia che egli ha sempre mantenuto per questo coro.

La cappella musicale ha svolto numerose attività concertistiche (oltre 450 tra concerti e rassegne corali) non solo in Friuli e in Italia (Aosta, Volterra, Venezia, Roma, Torino) ma anche all’estero (Grecia, Austria, Svizzera, Germania, Ungheria).
Ha anche partecipato a concorsi internazionali C.A. Seghizzi di Gorizia, Guido d’Arezzo e ha ottenuto il primo premio al Concorso nazionale Città di Vittorio Veneto

Assai vasto il repertorio musicale, il gruppo corale si è dedicato allo studio di varie opere dei seguenti compositori:
Albino Perosa, Jacopo Tomadini, G.Battista Candotti,A. Foraboschi, G. Rossini, G. Puccini, G.G. Gastoldi, P.L. da Palestrina, B.Cordans, A.Scarlatti, C.Monteverdi, O. di Lasso, T. L. da Vittoria, J.Arcadelt, J.S.Bach, W.A. Mozart, C. Janequin, G.F. Haendel, A. Bruckner, J.Brahms, F. Liszt, F. Schubert, Z. Kodaly.

Particolare attenzione è stata dedicata alle composizioni della variegata produzione di mons. Albino Perosa, diventando, negli ultimi anni di vita del compositore, un “laboratorio” per le sue musiche corali.
In molte occasioni, il coro ha presentato composizioni inedite, con l’intento di far conoscere al pubblico l’originalità del vasto ambito compositivo di Perosa.

La nostra storia

Notte di Natale 1977. Un gruppo di giovani morteglianesi esegue per la prima volta alcuni canti natalizi in Duomo. Sono i primi passi di un cammino iniziato durante l’estate, quando, Gilberto Della Negra, organista del Duomo di Mortegliano dal ’74, decide di avviare un’attività didattica e propedeutica dedicata ai giovani che provengono in gran parte dall’esperienza corale parrocchiale.
L’intento è quindi quello di seguire separatamente un gruppo omogeneo nell’età per realizzare un programma nuovo, mirante all’organizzazione di queste voci e all’esecuzione di brani a quattro parti senza l’accompagnamento strumentale.
All’inizio non ci sono grandi aspettative se non quelle di far cantare i giovani con una vocalità adeguata, di curare l’emissione della voce, l’intonazione, l’interpretazione dei brani, di apprezzare l’espressione musicale in sé stessa.
Duomo di Udine Concerto registrazione dal vivo CD Musica Sacra 16 Gennaio 2005